Sono sempre più numerose le pazienti che si interrogano su cosa siano le cosiddette rughe “glabellari”.
Per rispondere a questo quesito abbiamo pensato di dedicare una piccola sezione dedicata proprio al riconoscimento con successivo trattamento di queste sgradevoli rughe. Possiamo infatti affermare che le rughe della glabella sono tra i più comuni segni d’espressione che si manifestano sul viso e nello specifico nella zona frontale, sotto forma di solchi. La presenza delle glabellari e’ dovuta a diverse ragioni, tra cui la naturale perdita di collagene dovuta al processo di invecchiamento cutaneo, soprattutto col superamento dei trenta.
La pelle, sempre meno tonica, perde elasticità, favorendo l’intensificarsi di linee e solchi lungo la radice del naso, anche a causa della contrazione dei muscoli facciali. Per il loro trattamento e’ necessario per prima cosa concentrarsi sui muscoli procero e corrugatori. Infatti sono questi ultimi i principali responsabili della formazione delle rughe orizzontali e verticali alla base del naso.
Procedimento
Per il trattamento delle rughe glabellari si ricorre alla tecnica di inoculo con tossina botulinica.
Saranno necessari due inoculi di tossina, iniettata in ciascun muscolo corrugatore nelle vicinanze della sua origine dermica.
Una volta eseguiti i due inoculi antecedenti, si procede col trattamento dei muscoli proceri:
l’ago viene introdotto in maniera perpendicolare al piano dermico tra le sopracciglia. Il trattamento globale dell’area glabellare prevede un totale di 16-20 unita’. Le inoculazioni garantiscono un riempimento delle rughe glabellari con effetto immediato.
E’ bene tenere presente che l’azione della tossina botulinica non ha una durata permanente, sarà pertanto necessario ripetere la procedura a distanza di tempo trascorsi quattro mesi. Se si intende trovare una soluzione più duratura il lifting temporale rappresenta la soluzione definitiva, in quanto il trattamento prevede un autentico intervento chirurgico.