La tossina botulinica e’ una sostanza farmacologica, costituita dalla neurotossina attiva e da proteine atossiche e viene sintetizzata dal batterio anaerobico Clostridium botulinum.
I primi studi scientifici sulla tossina risalgono a due secoli fa, per opera dello studioso e medico tedesco Justinus Kerner, che ne descrive la sintomatologia da avvelenamento.
Kerner fu il primo teorico del potenziale terapeutico della tossina e di come potesse agire, bloccando la conduzione degli stimoli a livello del sistema nervoso simpatico e parasimpatico.
E’ nel 1870 che si introduce il termine tossina botulinica, coniato per la prima volta dal professor Müller.
Inizialmente la tossina venne utilizzata in ambito medico per la prevenzione di spasmi neuromuscolari delle palpebre e per correggere lo strabismo.
E’ solo nel 1987 , per la precisione negli Stati Uniti, che la tossina botulinica viene sdoganata per essere estesa anche alla medicina estetica.
In Italia e’ stata autorizzata la sua introduzione in ambito medico-estetico solo a partire dal 2004.
Al mondo esistono 8 sierotipi di tossina, ognuno dei quali presenta una struttura chimica simile e sono neurotossine.
Le tossine botuliniche più diffuse e commercializzate negli USA sono al momento classificate in:
Botox
Dysport
Xeomin
Myobloc
Mentre in Europa i prodotti al momento autorizzati ad uso terapeutico sono:
Botox
Dysport
Xeomin
Il trattamento estetico con tossina botulinica varia a seconda delle nazioni.
Per esempio negli Stati Uniti ed in Europa l’impiego della tossina riguarda esclusivamente la regione glabellare per la correzione temporanea delle rughe d’espressione verticali e tra le sopracciglia.
In alcuni paesi invece la posologia prevede l’utilizzo della sostanza in tutto il terzo superiore del volto o addirittura su tutto il viso.