Ginnastica, massaggi e medicina estetica per rimodellare i glutei
Stop a mini-slip e tanga, è il momento della culotte: persa l’aria da triste mutandone color carne, si è trasformata in un accessorio sexy. A cantarne le lodi è il quotidiano francese Le Figaro, che con un servizio ne ha decretato il ritorno in grande stile. Tanto che Scarlett Johansson, Dita Von Teese, Monica Bellucci e Laetitia Casta sono tornate a indossarla e a mostrarla, sull’esempio di Marilyn Monroe. Altro segnale: a New York nei magazzini Bloomingdale’s e Saks da mesi è sell-out la biancheria elasticizzata, quella che grazie alle fibre di nylon e spandex riesce a mimetizzare i rotolini e rialzare le natiche. Madonna e Gwyneth Paltrow hanno già fatto sapere che non possono più vivere senza. Ma con l’arrivo dell’estate tutto si complica, se non altro per l’imminente scadenza della prova bikini e le inevitabili frustrazioni che scatena. Problema che riguarda praticamente tutte, visto che solo il 10% delle donne si dichiara soddisfatta del proprio fondoschiena. Cellulite, cedimenti e culotte de cheval non si cancellano certo in poche settimane.
Un sedere poco tonico può dipendere dalla colonna vertebrale: se è rigida (accade a chi sta molte ore seduta alla scrivania) il bacino sporge e i glutei si appiattiscono. In questo caso serve un programma di gym posturale che allo stretching abbini il pilates, perfetto per allungare la muscolatura della parte posteriore. Anche l’aquagym aiuta a rialzare i glutei. Per arrotondarli, invece, funzionano spinning, cyclette e pattinaggio, che attivano la fascia muscolare alla base della schiena. Una bella silhouette dipende anche dalla pelle: ispessimenti e perdita di elasticità si combattono ogni giorno sotto la doccia con guanto di crine e acqua fredda e dopo, applicando creme a base di collagene e sostanze liftanti.
A risollevare le sorti di un fondoschiena in discesa libera può bastare un filo, come spiega Raoul Novelli, chirurgo estetico a Milano, che utilizza un’innovativa tecnica in due fasi. Dopo aver disegnato delle linee di trazione, durante l’intervento, non invasivo e in anestesia locale, pratica delle piccole incisioni che servono a posizionare i fili di sospensione nel tessuto sottocutaneo. «Dopo un mese si procede al sollevamento dei glutei», conclude Novelli (www.raoul-novelli.it).